martedì 17 febbraio 2015

INDIVISION: Il progetto Onyros

di Fabio Marcolongo

Sabato mattina. Sono a San Pietro in Gù, in uno studio di produzione video, circondato da monitor, casse acustiche e computer.
Silenzio: sto metabolizzando l’emozione che mi ha suscitato la visione della puntata “ZERO” della web-serie “Onyros”, prodotta e realizzata dal collettivo INDIVISION.

Il protagonista di "Onyros"

Atmosfere horror?
No, direi piuttosto “thriller”. Ma con curiosi intrecci amorosi che vedremo nelle prossime puntate!

Si scherza, si ride, si respira entusiasmo e voglia di fare. Voglia di fare un film.

Innanzitutto, che cos’è INDIVISION?
Siamo un “collettivo di film-maker”, composto da una decina di professionisti di Padova e provincia (alcuni sono di Carmignano - ndr) che provengono dal settore della produzione video e ad attività lavorative ad esso collegate (fotografi, grafici, copywriter, truccatrici, sound-designer, creativi...), e che nutrono una forte passione per il cinema. 
A breve INDIVISION verrà ufficializzata come associazione, perché vorremmo aprire le porte anche a giovani non-professionisti interessati ed affascinati dall’arte cinematografica.

Come è nata questa idea del “collettivo”?
C’è un grande fermento attorno al sogno di fare un film. E c’è una gran voglia di realizzare un prodotto di alta qualità, seppur con un budget ridotto. Viviamo in una parte dell’Italia (il Nordest) in cui le produzioni cinematografiche e le opportunità ad esse collegate sono praticamente inesistenti. Il “collettivo” nasce come risposta a queste esigenze.
Poi c’è un’altra considerazione da fare: ciascuno di noi ha capito che da solo, come singolo freelance, non potrà mai realizzare appieno le sue idee, né massimizzare le sue capacità. Fare squadra è un modo per condividere opinioni, conoscenze ed esperienze e per crescere sia dal punto di vista umano che professionale.

Come vi siete conosciuti?
I primi contatti nascono nell’ambiente universitario: qualche anno fa, alcuni di noi hanno fatto un corto intitolato “Crisi”. Poi, dopo un periodo in cui ciascuno ha seguito la propria strada, abbiamo riallacciato i contatti per realizzare una serie di video per conto di un grosso cliente. Il nuovo gruppo era composto anche da persone che non si conoscevano prima, ma si è instaurata subito una forte sintonia.
Alla fine dei lavori eravamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti, così ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: “Perchè non sfruttare queste esperienze per fare qualcosa di nostro, qualcosa che ci appartenga fino in fondo?”

INDIVISION: qual è il significato del nome?
INDIVISION significa INDIVISIONE cioé unione, ma anche VISIONE INDIPENDENTE. Questo deriva dall’idea che non vogliamo legarci a “compromessi di mercato” (per esempio fare un corto che fa ridere per portare a casa più visualizzazioni su Youtube), ma che facciamo le cose che ci piacciono, cose che vorremmo vedere anche come spettatori. I progetti che stiamo realizzando non sono finanziati da un produttore che mette i soldi e quindi ti dice cosa devi (o non devi) mostrare. 
Poi c’è l’altra faccia della medaglia: non appoggiandoci ad un produttore non disponiamo di un budget. Abbiamo il nostro tempo, le nostre attrezzature, le nostre idee, la nostra professionalità e la voglia di trovare, di volta in volta, qualcuno che possa essere interessato a sponsorizzare il singolo progetto o parte di esso.

Quando parliamo di produzione ci riferiamo anche ad un altro aspetto, quello organizzativo, giusto?
Giusto. La produzione riguarda tutta la parte di pre-organizzazione, organizzazione e realizzazione del prodotto finito (sia esso un cortometraggio, un documentario, una web-serie). Quindi ricerca della location, permessi per le riprese, trasferimenti e catering per la troupe, oggetti di scena, costumi, trucco, fotografia, logistica, ricerca degli attori,...

La prima produzione INDIVISION:  “Onyros”. Il format è quello della web-serie, cosa significa?
Significa che stiamo scrivendo una serie di episodi (10-12), ciascuno della durata di 5-8 minuti, che verranno diffusi tramite internet. Per tornare al discorso del budget, prevediamo di produrre autonomamente tre puntate, poi vorremmo trovare un supporto economico per sostenere le spese delle successive.

Un'immagine dal set di "Onyros"

Ho appena visto la puntata “ZERO”: come è nata l’idea della storia che volete raccontare?
Volevamo girare un cortometraggio per Halloween, ma non trovavamo un finale che ci soddisfacesse. Ad un certo punto è nata un’immagine che però ci soddisfava troppo, nel senso che meritava di più di un cortometraggio. Così ci siamo detti: “Perché non proviamo a svilupparla meglio?”. E da questa immagine è nata una storia che è una riflessione sulla società e sul sistema di comunicazione che ci circonda e di cui siamo parte.

E quale sarebbe questa immagine?
La vedrete nelle prossime puntate di “Onyros”...

A chi vi ispirate quando scrivete o quando girate le riprese?
In generale, dal nostro punto di vista, quello della regia, ci ispiriamo a figure come David Lynch e John Carpenter. Poi, nello specifico di “Onyros”, cerchiamo di integrare le nostre idee con quelle della sceneggiatura, nella quale si può facilmente riconoscere la raffinatezza e la creatività della parte femminile di INDIVISION.

Qualche anticipazione sullo sviluppo della storia?
Ci sarà un protagonista, affiancato da diverse donne, e ci sono delle “forze oscure”. Per ora non possiamo aggiungere altro.

Allora chiudiamo come abbiamo aperto, con un filo di suspance, ma prima vi volevo chiedere: dove avete fatto le riprese? Anzi no... non ditelo!

Rilanciamo agli attenti lettori di Fuori Luogo Blog la domanda: secondo voi dove sono state fatte le riprese della puntata “ZERO” di “Onyros” che potete vedere qui sotto?  



IL SITO WEB DI INDIVISION: http://www.indivision.it/

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