martedì 4 marzo 2014

UN' ELEZIONE DA POCO... ?

di Beniamino Fortunato


Oltre al mandato amministrativo quinquennale, l’effetto più importante dell’esito delle elezioni comunali del 2009 a Carmignano (inequivocabilmente vinte dalla lista di Gino Carolo) rischia di essere il pensiero che nasce naturalmente da quel risultato, e cioè che su quell’onda di consenso ci sia poca partita per proposte innovative nel vicino giro elettorale di Maggio.

Personalmente credo che fermarsi a questo pregiudizio sia sbagliato ed anche ingrato verso la fiducia che si nutre verso gli elettori ed il futuro del nostro paese.
Lo dico per la naturale necessità di migliorarsi che una comunità conserva dentro di sé e lo dico anche per l’importante ruolo che attribuisco alla politica quale necessaria sintesi dell’evoluzione organizzativa di una società.

I tempi in corso ci stanno suggerendo che la partecipazione democratica è in una fisiologica situazione evolutiva, sta cercando una propria strada di rinnovamento tra errori grossolani ed esperimenti più o meno riusciti: la maggiore facilità a reperire notizie ed informarsi, il potenziale sociale della rete, nuove forme di mediazione tra eletti ed elettori e ingegnose metodologie di partecipazione alla definizione delle priorità ci indicano che le strade nuove da percorrere non mancano e che la sfida può essere più appassionante di quanto lo sia stata fino ad oggi. Anche a Carmignano.

Che possa davvero essere questa la strada percorsa dalle nuove proposte che si candideranno alla Villa Comunale? Carmignano può diventare il paese di una innovativa gestione della partecipazione? Che proprio qui l’impegno riesca a passare dal decisore alla decisione?

Allora no, potrebbe non essere un’elezione da poco!

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