domenica 21 aprile 2013

LA CANZONE DELLA SETTIMANA DI FABIO



Uno come me, ex-membro di un paio di gruppi musicali carmignanesi ed appassionato di “storie tese” fin dai “tempi delle medie”, non può non scrivere qualcosa sull’ultimo singolo dell’ineguagliabile complessino degli Elio e le Storie Tese (EelST). La canzone si intitola “COMPLESSO del PRIMO MAGGIO” e anticipa l’album “IN BIANGO”, in vendita dal 7 maggio (ogni riferimento ai Beatles ed al loro “WHITE ALBUM è sicuramente casuale...).

Se la più grande qualità dell’artista è quella di cogliere l’essenza della realtà e mostrarla/raccontarla in modo secco e diretto, ancora una volta gli Elii sono riusciti a creare un piccolo capolavoro. L’immagine proposta dal ritornello è un l’esempio di questo acuto spirito di osservazione:
                  Corre lu guaglione dentro al centro sociale
                   Corre lu poliziotto che lo vuole acchiappare
                   Corre lu metalmeccanico che brandisce una biella
                   Corre quella col piercing che non è tanto bella

Lo stesso vale anche per le strofe che descrivono le quattro tipologie di band che si esibiscono sull’enorme palco di Piazza San Giovanni a Roma. La loro unica colpa, probabilmente, è quella di rappresentare sempre uno stile “scontato”, che “va” in quell’occasione, uno stile “complesso del primo maggio” appunto, piuttosto che ricercare una propria identità.
Ma i dettagli di questo intelligente racconto musicale non ve li svelo perché vanno scoperti ascoltando la canzone più volte, lasciandosi trasportare dai meravigliosi virtuosismi tipici degli Elio e le Storie Tese, godendosi le “citazioni meta-musicali” perfettamente incastrate nel brano (per esempio, riconoscete “Bella ciao”?).

Ora, “siccome non sono croato, né un balcone balcano”, anziché ascoltarmi una “canzone tipo Brecovic”, mi riascolto e mi gusto il COMPLESSO del PRIMO MAGGIO.
                                                                                                                                                           F. M.


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