giovedì 1 dicembre 2011

AL CENTRO PER RIPARTIRE

L'inaugurazione del Centro Giovanile nel 1971


Presente e futuro di un oratorio da riscoprire

Uno degli articoli che tenne a battesimo il primo numero di questa testata si interrogava sul futuro del Centro Giovanile parrocchiale di Carmignano, una struttura irrinunciabile alla vita della nostra Comunità per chi sia cresciuto in paese dagli anni settanta ad oggi.
Nel corso delle successive uscite di Fuori Luogo siamo tornati spesso, più o meno indirettamente sull’universo del Centro Giovanile, per parlare di attività che al suo interno sono state proposte ed anche (nell’ultimo numero di Settembre 2011), di attività che non ci saranno più.
Cade proprio a fagiolo, quindi, l’anniversario del quarantennale dall’inaugurazione del Centro, festeggiato a fine Novembre 2011, per incontrare il Parroco Don Egidio, presente a Carmignano ormai da tre anni, per raccogliere la sua esperienza, le sue motivazioni e la sua filosofia nell’ambito della gestione di uno spazio fondamentale per il paese come quello del Patronato.      
“Arrivo dalla Parrocchia di Montecchio Maggiore e, in precedenza, ho conosciuto tra le altre le Parrocchie di Rosà e Torri di Quartesolo, tutte realtà particolari perché caratterizzate da una forte presenza commerciale. Arrivare a Carmignano mi ha riportato vicino alla mia realtà cittadellese, terra in cui sono nato ed ho vissuto con la mia famiglia”. “Qui ho trovato un grande patrimonio di volontari e di disponibilità nel partecipare alla vita della comunità cristiana”.
Non ci mettiamo molto ad arrivare a parlare del Centro, perché l’occasione del quarantennale lo facilita ed anche perchè sembra essere un tasto cruciale per entrambi gli interlocutori.
“Quando sono arrivato in paese mi sono trovato di fronte alla scelta se dare precedenza agli investimenti per la Chiesa o a quelli per il Centro e, in accordo con Consiglio Pastorale, Consiglio Affari Economici e NOI Associazione, non abbiamo avuto dubbi nel dare priorità a quelli per il secondo”. “Nel mio caso la scelta è stata motivata dall’imminente anniversario del quarantennale ma anche dall’importante ruolo che affido ai giovani all’interno della mia azione nella comunità cristiana”.
Don Egidio ci porta l’esempio della sua precedente esperienza di Parroco in cui ha lavorato per la creazione di spazi sportivi che fossero appetibili per i giovani e di come fosse legato al proprietario della discoteca “Boom” che, alcuni ricorderanno, era presente nel territorio delle Alte di Vicenza. Con lui condivideva la convinzione che per essere accattivante verso i più giovani, un luogo deve sapersi rinnovare ciclicamente, almeno ogni biennio, perché bisogna saper stare al passo con il dinamismo dei ragazzi.
Con la stessa motivazione, unita all’esigenza di adeguare in termini di normative sulla sicurezza il posto, l’opera di Don Egidio ha investito nel Centro Giovanile, sia negli spazi interni che in quelli esterni, dove il rinnovamento non è ancora ultimato.
Tutto è stato pensato al fine di concedere degli spazi sicuri e rinnovati alla comunità che ora può sfruttare l’ex atrio come sala dove festeggiare compleanni, i nuovi servizi igienici messi a norma, nuovi serramenti ed un parco giochi esterno (dietro il Centro) dove le famiglie possono portare i più piccoli.
Si è pensato anche alla sicurezza in termini di ordine pubblico, ci racconta Don Egidio, recintando il parcheggio con cancelli e dotando tutti gli spazi di telecamere in grado di riprendere anche quando fa buio.
Gli interventi che ancora rimangono da fare all’esterno riguardano la piattaforma retrostante il Centro dove non troverà più spazio lo skatepark in favore di un impianto sportivo multidisciplinare.
Proprio riguardo la questione dello skatepark, cui abbiamo dato spazio nello scorso numero, chiediamo a Don Egidio di approfondire la scelta fatta, risultata incomprensibile a molti ragazzi e molti adulti che abbiamo incontrato dopo l’uscita dell’intervista all’Associazione Zucka nel numero di Settembre.
“Quando parlo di rinnovamento intendo anche questo”, ci spiega il Parroco, “dopo 12 anni, assieme agli altri tre organi che gestiscono la vita della Parrocchia e del Centro Giovanile abbiamo creduto fosse il momento di dare spazio ad altro, ad altre attività, cambiare giro per allargare l’offerta del Patronato per i giovani”.
Ma non c’era proprio margine di dialogo coi ragazzi che hanno gestito lo skatepark fino ad oggi? Chiediamo al Parroco, che ci risponde: “i ragazzi dell’Associazione Zucka li ho incontrati personalmente per spiegare che non avremmo rinnovato il comodato d’uso della piattaforma e mi sono anche impegnato a fare loro due diverse proposte di spazi in altri comuni in cui poter spostare le loro attività”.
“Ho concesso loro la possibilità di fare l’ultima festa (Zucka contro tutti) nel 2010 nel parco del Centro ma la dimensione dell’evento era già troppo grande per essere gestita in sicurezza in quello spazio”.

Pluralità di interessi al pubblico e sicurezza degli impianti sono state le linee che hanno guidato fin qui l’azione di Parroco e comitati di gestione verso il rinnovamento del nostro Centro Giovanile, priorità senz’altro condivisibili che aspettano ora il riscontro della loro efficacia in termini di presenze e relazioni significative che vi verranno costruite.
Riconoscendo appieno il valore degli interventi strutturali fin qui fatti e la fortuna di avere chi se ne prende incarico e responsabilità ci sembra doveroso sottolineare qui un concetto ben espresso da Don Egidio anche nella prima pagina del depliant sul quarantennale del Centro Giovanile, da poco distribuito a tutte le famiglie, che ben sintetizza il principio che dovrebbe regolare la gestione di un luogo cardine della vita sociale carmignanese: “l’Oratorio non è il pallino di alcuni volenterosi che si accollano iniziative e problemi, ma investe tutta la comunità”. Proprio per validare questa preziosa dichiarazione sarà necessario operare in modo inclusivo per evitare il rischio che qualcuno si senta più “investito” di altri a portare a termine questa difficile missione.
Buon lavoro a tutti!

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