lunedì 4 luglio 2011

L'EDITORIALE


Tabella 1
Tabella 2


E’ stato votato tanto. Questa la principale impressione che ci hanno lasciato i referendum di Giugno, quelli che ci chiedevano di esprimerci, detto molto sinteticamente, su acqua pubblica, energia nucleare e legittimo impedimento. In barba ad inviti (espressi fra le righe o soltanto accennati) ad andare al mare, la grande maggioranza degli italiani ha deciso di passare comunque ai seggi ed imbucare le loro schede.
Le tante possibili interpretazioni del voto nazionale hanno avuto naturale sfogo sui mass media e già ci è stato dato modo di apprezzarle.
Proviamo adesso a calare Carmignano sul territorio: prima quello provinciale, poi quello regionale e quello nazionale per vedere dove ci possiamo collocare rispetto al resto.
Dalla Tabella 1 è chiaro come la media dei votanti, in paese, riesca ad essere superiore, di lunga, a quella nazionale dove, per tutti e quattro i quesiti, riesce a staccarla di quasi 5 punti percentuali. Più vicino il dato se ci caliamo nel Veneto o nella Provincia padovana dove la forbice si restringe, rimanendo comunque superiore in entrambi i casi: di 2 punti in regione e di poco meno di 1 nella provincia. Carmignanesi popolo di referendari quindi?
Per capire se sia veramente così vale la pena andare a frugare nelle urne dei nostri vicini padovani, ovvero in quelle dei paesi confinanti o che ci stanno a meno di venti minuti di macchina: è nella Tabella 2 che troviamo la sintesi di quel che è successo. Per il podio provinciale non servirà scomodare nessun vicino di casa vista la distanza che ci separa da Battaglia Terme (al primo posto), da Ponte San Nicolò e da Cadoneghe. E’ Fontaniva a distinguersi per la generosità del proprio elettorato che la mette al quindicesimo posto tra tutti i comuni padovani. Carmignano si attesta sui dati di Piazzola attorno al trentacinquesimo posto (sfiorano entrambe il 62%) andando a posizionarsi nel primo terzo di classifica. Dopo di noi una settantina di comuni tra cui la vicina Gazzo che registra ben 8,5 punti percentuali in meno e sfiora di poco la maglia nera in questa improvvisata competizione elettorale.
Verrebbe da dire quindi che si, siamo un paese vicino ai temi di questo referendum, ma a voler analizzare fino in fondo le percentuali di afflusso divise per i 6 seggi comunali ci accorgeremmo di come sarebbe più corretto dire che sia Camazzole la vera patria dei referendari.
Col 67% di affluenza ai seggi è proprio Camazzole a distinguersi, un dato che, da solo, l’avrebbe portata al prestigioso secondo posto solitario nella provincia. Siamo sicuri che i combattivi abitanti della ridente frazione non perderanno occasione per puntare dritti all’oro alla prossima occasione!
  



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