di GPF1
Dopo un girone d’andata esaltante, la Polisportiva
Carmignano giovedì prossimo (al Palazzetto alle ore 21:30)
inizierà il girone di ritorno galvanizzata dal primo posto in classifica nel
girone unico di Prima Divisione della provincia di Vicenza: 9W0L o per
italianizzare il concetto 9V0P. Non sono due targhe automobilistiche (anche se
a pensarci bene le altre squadre del girone ci stanno tutte dietro) ma, in
estrema sintesi, il percorso senza sbavature che i nostri hanno saputo
inanellare dall’inizio del campionato.
“Novevintezeroperse” da dire tutto d’un fiato. Diciotto punti in classifica
e primato solitario. Siamo solo a metà strada ed il cervellotico sistema
attraverso il quale a fine maggio si decideranno promozioni e retrocessioni non
ci consente di abbassare la guardia in quanto, alla fine della stagione
regolare, anche la prima in classifica parteciperà ai play-off non venendo
promossa direttamente alla categoria superiore. Come se non bastasse, le gare
più difficili arriveranno proprio nelle ultime due giornate di stagione
regolare. Tutto, quindi, rimarrà in bilico fino all’ultimo secondo e, per come
stanno le cose, a vincere non sarà la squadra più forte di tutte ma quella più
in forma di tutte al momento delle gare da dentro-fuori nei playoff.
Ma perché non sognare? Dopo un’andata così esaltante i segnali che la
squadra ci ha inviato sono molto rassicuranti. Il gruppo non ha mai dato l’idea
di essere sfiduciato o demotivato; la squadra è un perfetto mix di esperienza e
di incoscienza, di giovani e meno giovani, di razionalità e di irrazionalità.
L’impegno ad allenarsi non è mai mancato ma quello che colpisce di più è lo
spirito goliardico che tutti, indistintamente, hanno deciso di condividere dal
primo momento della stagione. In questo modo, i dopo-allenamento passati
insieme in stile “terzo-tempo” non han fatto altro che rafforzare rapporti di
amicizia che, in assenza di questo momenti di condivisione, sarebbero rimasti
pressoché superficiali. Alle undici di sera, davanti ad un panino “onto” o ad
un piatto di pasta (uso il singolare ma le quote di cibo pro-capite sfiorano
una cifra pari a “n tendente all’infinito”) ci si trova a disquisire del più e
del meno o a prendere bonariamente in giro i difetti di gioco di giocatori del
presente e del passato.
Di storie originali ce ne sarebbero a milioni ma è meglio lasciarle
custodite nello spogliatoio perché quello è il loro giusto contesto. Sta di
fatto che viriamo da primi in classifica con la netta sensazione che ci
giocheremo tutte le sfide fino in fondo, senza alcun timore. Le gare che finora
racchiudono in tutto e per tutto il valore della squadra e la sua forza sono le
ultime in ordine di tempo che abbiamo giocato. La prima è a Trissino giovedì 9
gennaio. Sappiamo a priori che il Trissino è una squadra tosta, quadrata,
attrezzata di tiratori di alto livello e non a caso seconda in campionato a
pari merito con il Quinto Basket. Entriamo in campo molto convinti, giochiamo
due tempi che sfiorano la perfezione ma non riusciamo a staccare in modo netto
i nostri avversari. All’intervallo siamo sopra ma non di molto. Questo consente
ai nostri avversari di continuare a crederci e di scalfire lentamente ma
inesorabilmente le nostre sicurezze. In attacco perdiamo lucidità ed in difesa
non abbiamo più le gambe dei primi venti minuti. Che partita! Sotto di nove a
tre minuti e mezzo dalla fine ma con la netta sensazione che siamo noi a
volerci complicare la vita più del dovuto e del consentito. Rientriamo con un
parziale “tutto orgoglio” con un sette a zero in meno di un minuto e mezzo e ci
giochiamo il finale punto a punto. Vinciamo di due la prima gara del 2014!
Il 16 gennaio altro scontro al vertice, questa volta con Quinto Vicentino.
La serata al tiro non è delle migliori (e qui ho appena usato un grande
eufemismo) ma impattiamo e andiamo in testa con due triple ignoranti che
stordiscono gli avversari fin lì in apparente controllo della partita. Apro una
parentesi: il basket viene definito come uno “sport di situazione” in quanto
sono infiniti i fattori ed i motivi per i quali le “situazioni” di gioco mutano
in continuazione. Bene, fino a pochi istanti prima di quei due tiri da tre il
gioco e le situazioni non ci avevano per nulla avvantaggiato. Non so dirvi
perché ma con quei due tiri sposta-inerzia iniziamo a ribaltare l’esito della
partita e vinciamo di uno. Al Palazzetto inizia la festa!!!
Ora con il girone di ritorno alle porte ci si accorge di quanto
intensamente siano stati vissuti questi tre mesi di campionato e di quanti
sforzi dobbiamo ancora compiere per realizzare un sogno!!
Forza ragazzi!!
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