lunedì 4 novembre 2013

LA CLASSIFICA DELLE 7 COSE PIU’ BELLE DEL MIO PAESE

di Beniamino Fortunato



Al 7° posto LA REGOLA NON SCRITTA: percorri in auto l’argine destro del Brenta che arriva fino a Tezze sapendo con certezza che due auto lì non possono passare contemporaneamente e con altrettanta certezza sai che incrocerai automobilisti consapevoli quanto te di ciò e disposti, per questo, a cedere il passo

Al 6° posto IL VIALE ALBERATO DIETRO IL COMUNE A GIUGNO: perché il grigio del pavè misto al verde delle foglie dona una serenità tanto breve quanto densa

Al 5° posto IL PROFUMO DELLA LATTERIA: a meno che tu non sia cresciuto in una fattoria, il profumo di latte lavorato che ti pervade appena entri a comprare il formaggio per te è il profumo delle mucche

Al 4° posto ARRIVARE A CAMAZZOLE IN BICI PER LA TEDESCA: quando il valore di un viaggio sta nel percorso: conquistare Camazzole attraversando quella fascia d’asfalto, sembra di camminare lungo la storia dei nostri avi

Al 3° posto IL TRONCHETTO DI CIOCCOLATO DELLA PASTICCERIA: da quando entravi in pasticceria con tua nonna fino ad oggi il vero sapore della cioccolata per te è quello del tronchetto che ti aspetta dietro la vetrina

Al 2° posto LA RISPETTOSA COMPLICITA’ QUANDO ENTRI DA CEO: fatta di voci roche, racconti iperbolici di fungaioli, cacciatori e pescatori, giochi di parole, storie di come era una volta e di tutte le persone che l’ hanno raccontato fino ad oggi. Già consapevoli, con prematuro rimpianto, che un giorno tutto questo rischierà di non esserci più  

Al 1° posto ANDARE ALLA SCUOLA ELEMENTARE IL SABATO: il tuo Sabato del villaggio ha il gusto del pollo della rosticceria e delle sue patatine fritte. E’, insieme, il sapore di un' infinita settimana che si sta concludendo e il profumo della domenica che sta arrivando…

2 commenti:

  1. Bellissimo...passerei cmq il punto 2 al primo posto...consepevole pultroppo che un domani forse tutto questo cesserà di esistere...

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  2. 8° posto LA SIRENA DELLA CARTIERA: tanto precisa, quanto inutile, che da decenni, tutti i giorni, festività escluse, ci ricorda che sono le ore 5, 12, 13, 18, 21.

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