martedì 12 novembre 2013

BECCATEVI LA TRACKLIST

di GP F1


Questo è un post da prendere con le molle. Non sono né un musicista né un critico musicale. Sono uno che ascolta musica mentre corre. Nel mio iPod c’è un po’ di tutto e siccome mi è balenata l’idea di dare una colonna sonora ad uno scorcio ben preciso di Carmignano, ho deciso di selezionare una lista di canzoni che ho successivamente suddiviso ulteriormente. Questi i titoli delle due categorie che ho creato: “Canzoni passeggia e osserva” e “Canzoni corri che ti passa”. La strada sulla quale i più volenterosi potranno testare le due tracklist è quella tracciata a cavallo dell’argine destro del Brenta. Quella che parte da Ceo Pajaro ed arriva fino a Tezze. Quella che a Carmignano si chiama Via Brenta, verso Camazzole passa sotto il nome di Via Maglio e prosegue fino a Tezze diventando prima Via Boschi Camazzole e successivamente Via XXIV Aprile. Tutto questo per constatare che per un podista esiste un unico nome dialettale per definire questo tratto di percorso: “el terajo”. Fermo restando che la scelta delle canzoni è altamente soggettiva voglio farvi partecipi di un viaggio musicalmente brevissimo che comincia da Ceo e termina all’incrocio di Camazzole:

“Canzoni passeggia e osserva”

1- Once upon a time in the West – Ennio Morricone non ha bisogno di presentazioni. La melodia riproduce la lenta ma progressiva apertura verso uno spazio illimitato. Partendo da Ceo, dopo una cinquantina di metri la visuale effettivamente si allarga. Se a sinistra si avverte la presenza dell’urbanizzazione, a destra si apre l’orizzonte. Canzone che crea un effetto magico nel caso in cui si incrocino cavalli e cavalieri che stanno risalendo il Brenta attraverso l’ippovia parallela.
2- I got a name – La voce di Jim Croce è quella di un menestrello che dipinge in pochissime pennellate un paesaggio accarezzato da una brezza leggera e fluttuante come le strimpellate di chitarra della melodia di sottofondo. Il senso di leggerezza e di libertà pervade tutto il testo della canzone.
3- Lost Highway – Jeff Buckley all’ennesima potenza. Chitarra riverberata e voce che fluttua su tonalità irraggiungibili. Capire fino a che punto si può disperdere lo sguardo ascoltando questo brano non sta a me misurarlo. La strada da percorrere è una sola ma l’enfasi con cui Buckley interpreta il testo è travolgente. L’orizzonte, per qualche istante, non esiste più.
4- Universo – Cristina Donà e la relatività. Le ultime case sono alle spalle ed in mezzo a tanto verde si può assaporare un respiro che magicamente si adegua al ritmo della musica. Le montagne sullo sfondo, la relatività di essere solo un punto nel paesaggio circostante.
5- A rush of blood to the head – Coldplay. La canzone decolla dopo un minuto. E’ un volo sopra i campi, le case, la vecchia cava.
6- Where is my mind – Pixies. Un tentativo di atterraggio che può rivelarsi più complicato del solito. I piedi, contrariamente a ciò che afferma il testo della canzone, sono ben piantati a terra e stanno procedendo spediti verso Camazzole. Il coretto di chiusura è ipnotico.
7- More or less – Screaming trees. Si ripete il concetto di strada fatta in lungo ed in largo per migliaia di volte. Una strada che giunge ad un fiume. Le coincidenze tra testo e realtà sono poche ma esistono. Il Brenta, infatti, scorre a poche centinaia di metri dalla strada anche se non si vede. Più o meno (come suggerisce il titolo della canzone) l’arrivo è ormai imminente. In lontananza iniziano a stagliarsi i tetti del piccolo centro di Camazzole.
8- Impressioni di Settembre – PFM. Il pensiero diventa leggero. Ci sei quasi e quindi ti gusti le ultime centinaia di metri. L’odore della terra, l’odore del grano, il verde tutto intorno, la nebbia mattutina. Il finale in crescendo della canzone non è altro che la celebrazione di un arrivo.

“Canzoni corri che ti passa”

1- Ma il cielo è sempre più blu – Rino Gaetano. In una canzone un mondo descritto con una voce sgraziata che assomiglia ad uno strillo. Il cielo, quando parti da Ceo, è sempre più blu. 
2- Time bomb – Rancid. La giacca nera, le scarpe bianche ed il cappello nero non ti servono. Serve solo il ritmo incalzante di questa canzone tutta in levare. Ti lasci alle spalle il parco di Ceo e prosegui accelerando progressivamente.
3- One step beyond – Madness. Il filone ska prosegue con un classicone ormai senza tempo. Fai un passo avanti!
4- Blue Monday – New Order. Cambio di rotta e di sonorità. Dovresti essere davanti al piazzale di ingresso dell’ex cava. Il campionamento basso-batteria sembra il suono elettronizzato di un motore a scoppio. La cavalcata continua. Il palazzone dalla mille finestre nere lo lasci alla tua destra.
5- To lose my life – White Lies. Il testo è abbastanza cupo (abbastanza è un eufemismo). Ancora una volta, però, l’accoppiata basso e batteria accompagnate da una tastiera supereffettata ti lanciano la scarica di adrenalina. Questo ti permette di scollinare il dosso dopo il quale sei più vicino alla meta. Il mare verde è sempre alla tua destra
6- Neighborhood #1 (tunnels) – The Arcade Fire. Rallentano per un attimo i bpm percepiti. Si comincia in sordina ma progressivamente iniziano a suonarti nelle orecchie tutti e sette i componenti della band. E’ un decollo sopra i campi che vedi alla tua destra. Non c’è freno che ti tenga. Purifica i colori e purifica la tua mente, è il motto finale che il testo ti suggerisce.
7- Superunknown – Soundgarden. La voce di Chris Cornell proviene da un’altra dimensione. Sei all’ultimo tratto della tua corsa. Non ti resta che stringere i denti e cibarti di tutta l’adrenalina che questa canzone ti regala.
8- Baba O’Riley – The Who. Ce l’hai fatta. Goditi l’inno del tuo arrivo. 

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