Tabella 1 |
Tabella 2 |
E’ stato votato tanto. Questa la
principale impressione che ci hanno lasciato i referendum di Giugno, quelli che
ci chiedevano di esprimerci, detto molto sinteticamente, su acqua pubblica,
energia nucleare e legittimo impedimento. In barba ad inviti (espressi fra le
righe o soltanto accennati) ad andare al mare, la grande maggioranza degli
italiani ha deciso di passare comunque ai seggi ed imbucare le loro schede.
Le tante possibili
interpretazioni del voto nazionale hanno avuto naturale sfogo sui mass media e
già ci è stato dato modo di apprezzarle.
Proviamo adesso a calare
Carmignano sul territorio: prima quello provinciale, poi quello regionale e
quello nazionale per vedere dove ci possiamo collocare rispetto al resto.
Dalla Tabella 1 è chiaro come la media dei votanti, in paese, riesca ad
essere superiore, di lunga, a quella nazionale dove, per tutti e quattro i
quesiti, riesce a staccarla di quasi 5 punti percentuali. Più vicino il dato se
ci caliamo nel Veneto o nella Provincia padovana dove la forbice si restringe,
rimanendo comunque superiore in entrambi i casi: di 2 punti in regione e di
poco meno di 1 nella provincia. Carmignanesi popolo di referendari quindi?
Per capire se sia veramente così
vale la pena andare a frugare nelle urne dei nostri vicini padovani, ovvero in
quelle dei paesi confinanti o che ci stanno a meno di venti minuti di macchina:
è nella Tabella 2 che troviamo la
sintesi di quel che è successo. Per il podio provinciale non servirà scomodare
nessun vicino di casa vista la distanza che ci separa da Battaglia Terme (al
primo posto), da Ponte San Nicolò e da Cadoneghe. E’ Fontaniva a distinguersi
per la generosità del proprio elettorato che la mette al quindicesimo posto tra
tutti i comuni padovani. Carmignano si attesta sui dati di Piazzola attorno al
trentacinquesimo posto (sfiorano entrambe il 62%) andando a posizionarsi nel
primo terzo di classifica. Dopo di noi una settantina di comuni tra cui la
vicina Gazzo che registra ben 8,5 punti percentuali in meno e sfiora di poco la
maglia nera in questa improvvisata competizione elettorale.
Verrebbe da dire quindi che si,
siamo un paese vicino ai temi di questo referendum, ma a voler analizzare fino
in fondo le percentuali di afflusso divise per i 6 seggi comunali ci accorgeremmo
di come sarebbe più corretto dire che sia Camazzole la vera patria dei
referendari.
Col 67% di affluenza ai seggi è
proprio Camazzole a distinguersi, un dato che, da solo, l’avrebbe portata al prestigioso
secondo posto solitario nella provincia. Siamo sicuri che i combattivi abitanti
della ridente frazione non perderanno occasione per puntare dritti all’oro alla
prossima occasione!
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