di Fabio Marcolongo
Quando
passeggio per Carmignano attraverso questa nebbia fitta e umida, provo una
strana sensazione. Il freddo mi punge il viso, l’unica parte del corpo che non
è avvolta dalla lana calda e soffice.
La
mia attenzione viene catturata dalle luci natalizie di via Marconi e penso:
«Come sono cambiati i tempi. Una volta mi sembra che fossero tutte rosse e
gialle. Adesso, invece, sono blu e gialle. Così sono più belle, “fanno” più
“atmosfera di Natale”».
Incrocio
una coppia di mezza età, non ci conosciamo, ma loro sorridono e mi dicono:
«Buonasera». Ricambio il saluto e il sorriso. Mi sento felice. Poi, la moglie
sussurra al marito: «Hai visto le luminarie? Sono più belle blu e gialle che
non rosse e gialle come una volta! Il blu “fa” più Natale». Lui è d’accordo.
Passo
vicino alle poste e vedo un gruppo di adolescenti che ridono e scherzano tra
loro. Hanno dei petardi. Immagino che stiano facendo le “prove generali” per
l’ultimo dell’anno, o meglio, una sorta di “primarie” per scegliere
democraticamente quale sarà il “botto” migliore, quello da esplodere allo
scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Mi chiedo: «Chissà se per esprimere
la loro opinione hanno pagato due euro a testa, oltre al costo dei petardi». E
poi un’altra domanda: «Perché proviamo felicità o eccitazione quando sentiamo
queste “esplosioni”?». Non ho risposte. Non ho una risposta neanche al perché
associo il costo, l’”utilità”, la necessità di ascoltare il rumore di un
petardo, al problema della crisi economica. Abbandono il pensiero, lo lascio
ingarbugliato nella nebbia. Oggi non voglio che nella mia testa ci siano idee
negative. Voglio sentirmi felice.
Proseguo
verso casa e incrocio una coppia piuttosto giovane, non ci conosciamo. Stavolta
accenno io un saluto per primo, sorrido e dico: «Buonasera», ma loro non
ricambiamo. Si limitano a guardarmi per un istante con un’espressione che
sembra dire: «E questo chi è ? Manco lo conosciamo e ci saluta?».
Sorrido
tra me, e penso: «Come sono cambiati i tempi. Chissà se passando per via
Marconi noteranno che le luci di Natale non sono più rosse e gialle come una
volta, ma sono blu e gialle».
Non vi conosco, comunque, in quel saluto c’era
il mio augurio, perché anche voi passiate un buon Natale. Mi basta questo per
sentirmi felice oggi.
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