venerdì 15 febbraio 2013

CHIEDI CHI ERANO I TIMSHEL




La biografia dei Timshel

Il nucleo iniziale del gruppo, composto da Simone Pedron (pianoforte) ed Enrico Tecchiati (chitarra classica), nasce nel ‘93 e, per circa un anno, si concentra sullo studio e sull'esecuzione di brani rock-pop anni '70. Nell'Ottobre del ‘94, nel garage di Simone, ha luogo la prima prova che aggiunge al duo la voce di Denis Vanzo (la prima canzone testata è "Nata dal cuore" dei Timoria). Di qualche mese più tardi è l'arrivo di Dario Bernardi (basso) e del primo di una serie di batteristi.
Inizialmente le prove, anche d'inverno, si fanno in una ex stalla dove non era raro trovare le casse bagnate dalla pioggia o addirittura ghiacciate. I primi concerti (con un repertorio che andava dai Litfiba, passando per i Doors, i Timoria ecc.) non tardano ad arrivare e, pur nell'ingenuità del periodo, offrono buone soddisfazioni.
A seguito di continui problemi con i batteristi iniziamo a proporre anche un repertorio in acustico (siamo alla fine del 1995) che diventerà, poi e per più di un anno, il cavallo di battaglia del gruppo visto il numero crescente di richieste per concerti nei locali e nelle piazze. Nel frattempo continua, massiccia, la composizione di brani propri e l'accrescimento nel numero dei brani in scaletta (entrano i Deep Purple, i Led Zeppelin, i Queen ecc.) ma la mancanza di un batterista stabile non permette la giusta riuscita sonora.
E' nel 1997 che, mentre Dario (causa servizio militare) veniva sostituito da Andrea Basso, entra Luca Caretta alla batteria e, finalmente, la svolta (sonora, di coesione musicale e di gruppo). I concerti aumentano sensibilmente (almeno una decina al mese); giriamo con un furgoncino arancio della Volkswagen (LT 28), ci attiviamo, assieme ad altri gruppi locali, affinché la sala prove del Centro Giovanile sia disponibile per tutti, auspicando una “rinascita musicale” in un paese che pareva addormentarsi giorno dopo giorno, e mettiamo a disposizione la nostra attrezzatura per i gruppi più giovani.
Nel '97 Dario si congeda e riprende il suo posto, Enrico parte per un lungo viaggio e viene sostituito da Damiano Tessari, ed i concerti continuano, inarrestabili.
Torna Enrico nel '98, Damiano rimane comunque e decidiamo, sempre sotto il nome Timshel, di preparare un repertorio parallelo per racimolare il denaro necessario alla registrazione dei nostri brani. Arrivano anche 2 voci femminili (Cristina Mantoan e Cristina Tappa) ed il repertorio si sposta verso musicalità soul e disco music (Aretha Franklin, Gloria Gaynor, Jerry Lee Lewis ecc). E' in questo periodo (che durerà circa 3 anni) che “non avevamo nemmeno il tempo per respirare” visto che i concerti diventano 3-4 a settimana (talvolta anche 6). Il repertorio, in questo periodo arriva a sfiorare i 150 brani; indimenticabile il concerto tenuto ad Albbruck per il gemellaggio, che durerà ininterrottamente dalle 20 alle 00:30 (4 ore e mezza, con le dita e le voci al limite).
Nel 2001 Dario lascia il gruppo, ritorna Andrea, registriamo e mixiamo 4 brani composti da Simone ed Enrico, facciamo un concerto in un locale nell'altopiano di Asiago e... il gruppo si scioglie! Siamo nell'estate del 2002.
Molti, nel tempo, ci hanno chiesto quale fosse l’origine del nostro nome, semplice: il nome Timshel deriva dalla medesima parola ebraica, che significa “tu puoi”, ripresa dallo scrittore statunitense Steinbeck nel libro “La valle dell’eden” dove lo scrittore interpreta un passo della Bibbia con “tu puoi governare sopra il peccato”, sottolineando come l’uomo sia libero, libero di scegliere.

Quante date fatte nella vostra carriera? Difficile dare numeri precisi, ma si può parlare sicuramente di qualche centinaio.
Mai pensato di fare il salto rivolgendovi ad un pubblico più ampio? Premesso che abbiamo avuto spesso la fortuna di suonare in contesti in cui il pubblico era decisamente numeroso, a seguito di impegni lavorativi e scelte personali di alcuni componenti (tra l'altro coincidenti con la realizzazione del primo demo, concretizzato dopo mesi di registrazioni e missaggi in proprio) la decennale esperienza "Timshel" si è fermata proprio nel momento in cui si poteva pensare a qualcosa di più; qualcosa che, probabilmente, sarebbe stato messo in discussione per la discordanza tra alcuni nostri ideali e le logiche di mercato.
Perché è importante esserci a questa festa del 4 Giugno (la festa tenutasi a Carmignano il 4 Giugno 2011, ndr)? L’occasione è quella che permette una molteplicità di aspetti positivi, ognuno di questi legato da un filo conduttore che è quello del ritrovarsi dopo tanto tempo tra le band storiche carmignanesi del recente passato, rivivendo un po’ quel sano antagonismo che ci autorizzava, per certi aspetti, a sentirci un po’ importanti (stile Beatles e Rolling Stones, o Duran Duran e Spandau Ballet, per intenderci). Ritrovarsi tra gli amici che formavano le diverse band e gli amici fedeli che non solo non mancavano un concerto, ma addirittura si prodigavano, nel limite del possibile, a far sì  che i concerti riuscissero nel migliore dei modi; infine, tra le band e i loro fans che, per quanto ci riguarda, sono stati sempre numerosi, partecipi ed affezionati, cosa che ci ha sempre fatto piacere ed inorgoglito.   
Quali valori genera un’esperienza di gruppo duratura come la vostra? Sarebbe scontato dire, tra tutti, l’amicizia, anche se in realtà essa rimane, con tutte le sfaccettature che può assumere nel corso degli anni, il valore più importante rimasto dall’esperienza fatta. Ne aggiungerei altri due: la solidarietà, anche per momenti di difficoltà personali, ed il rispetto (per la persona, in generale), per l’impegno profuso, per la professionalità dimostrata e, perché no, anche per la bravura espressa attraverso la musica. 
Cosa piaceva di più del vostro gruppo a vostro parere? Un mix di fattori: dire che i componenti del gruppo (gli storici, quantomeno) erano tutti fighi è scontato ed alle ragazze, quantomeno, non dispiaceva certamente. Più seriamente, a parte i generi musicali proposti che riscontravano un discreto successo, forse era il nostro modo di esprimerci sul palco e di proporci al pubblico, anche in quei momenti non prettamente “concertistici”, dove si rimaneva a stretto contatto coi fan, che poi erano per la maggior parte amici e amici degli amici, diventando anch’essi dei Timshel, cioè liberi di scegliere.    

1 commento:

  1. Grande Pedroooo!!!! Mia sorella da qualche parte dovrebbe avere ancora una MC con le vostre canzoni... STIMA!

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