Prossimi alla data fatidica dell’undicesima edizione dello “Zucka
contro tutti” abbiamo contattato gli organizzatori per avere anticipazioni
sulla festa giovanile più influente dell’anno. Venuti a sapere che, dopo 10
anni, la festa non ci sarà abbiamo voluto saperne di più.
Quando avete scelto di non organizzare l’edizione 2011 di Zucka contro
tutti?
Vedi, non si è trattato di
prendere una decisone da parte nostra, quanto piuttosto di essere venuti a
conoscenza che non avremmo potuto organizzarla per decisione altrui. Non è
stata nemmeno una sorpresa perche lo avevamo iniziato a capire da alcuni
segnali già dall’anno scorso durante l’edizione del 2010.
Poi una lettera della Parrocchia ha
reso ufficiale la presa di questa decisione che non abbiamo potuto fare altro
che subire.
Quali sono stati i segnali che vi hanno fatto capire come sarebbe andata a finire?
Due anni fa, poco prima
dell’edizione 2009 che avremmo dovuto realizzare nella piazza dietro al Comune,
ci fu imposto in maniera piuttosto repentina di spostare tutto in zona
industriale. Avevamo già presentato la richiesta dei permessi agli uffici
comunali che però non ci sono mai arrivati. Fortunatamente fu trovata la
soluzione della zona industriale altrimenti avremmo dovuto rinunciare già nel
2009.
Durante gli incontri successivi col
Comitato del Centro Giovanile e con il Parroco avvenuti in preparazione della
festa del 2010 emerse palese la volontà da parte loro di concludere ogni rapporto
tra il Centro Giovanile e l’associazione Zucka Skateboarding. L’accordo in
comodato con cui la Parrocchia ci permetteva di utilizzare la piastra in
cemento dietro al Centro scadrà ad Agosto 2012 e, con la stessa comunicazione
ufficiale, Parroco, Associazione NOI, e Consiglio affari economici della
Parrocchia ci comunicarono ufficialmente che non ritenevano opportuno che si
organizzasse un altro Zucka contro tutti.
Avete pensato a come tutto questo si sarebbe potuto risolvere bene a vostro favore?
Avete pensato a come tutto questo si sarebbe potuto risolvere bene a vostro favore?
Sarebbe stato tutto più semplice
se fossimo entrati dentro alcuni meccanismi ufficiali, come ci fu anche
proposto di fare, come ad esempio la Pro Loco. Si trattava comunque di due
filosofie di lavoro troppo diverse per poter convivere per cui una soluzione di
questo tipo non è mai andata a buon fine.
Abbiamo sempre pensato anche che
la nostra autonomia fosse il valore aggiunto più importante della nostra
associazione e del nostro modo di operare. Il contest che abbiamo organizzato
ogni anno da 10 anni a questa parte è considerato una perla nel panorama skate
italiano. Non rientrava in nessun circuito specifico, nemmeno del panorama
skate italiano, in maniera che chiunque vi potesse gareggiare liberamente! Un
contest indipendente che avrebbe avuto senso salvare solo se fosse rimasto
tale.
Qual è la reazione di chi utilizza il park quando viene a conoscenza che il contest e la festa quest’anno non ci saranno?
I ragazzi che praticano lo skate
sono schifati, è questa la parola giusta, e per i ragazzini più piccoli che
vengono a skateare sono i loro genitori ad essere schifati. La festa era il
nostro modo di raccogliere i fondi che ci permettevano di tenere in vita lo
skate park rinnovando le strutture e tenendole in sicurezza. Anche i vicini che
confinano col nostro spazio sono dispiaciuti che non ci saremo più dal 2012 e
hanno avuto modo e voglia di farcelo sapere. La nostra presenza garantiva che
gli spazi fossero curati e l’accesso controllato, cose che prima del nostro
arrivo venivano trascurate.
Dopo 10 anni, qual’ è stata la molla che ha fatto scattare questa
frattura tra Centro Giovanile e Zucka?
Probabilmente la nostra presenza
non è mai andata completamente giù al gruppo di gestione del Centro. Con gli
anni, crescendo anche d’età, abbiamo fatto passi importanti per rendere sempre
più normata la nostra posizione. Tuttavia, col cambio del Parroco, i rapporti
sono precipitati in fretta portando a questo punto di non ritorno del mancato
rinnovo del contratto di comodato e all’invito a non organizzare la festa.
Cosa rimarrà della vostra esperienza?
Mettiamo subito in chiaro che il
Park non morirà quando se ne andrà dal Centro Giovanile! Abbiamo avuto
richieste di poterlo ospitare da altre parti, noi abbiamo un paio di piani
possibili per garantire che le strutture continuino ad essere utilizzate dagli
appassionati. Di sicuro se ne andrà da Carmignano. Quando decideremo dove
continuare a farle vivere lo faremo sapere a tutti gli appassionati. Abbiate
pazienza e a tempo debito vi diremo tutto! Quello che non tornerà saranno il
contest e lo Zucka contro tutti che avevano senso solo per mantenere il Park a
Carmignano.
Cosa andrà a perdere Carmignano venendo a mancare le vostre proposte?
Cosa andrà a perdere Carmignano venendo a mancare le vostre proposte?
Un modo per far partecipare ed
attivare ragazze e ragazzi, perderà un punto di aggregazione per chi vuole fare
qualcosa di diverso da giocare a calcio o frequentare un bar, andrà a perdere
un’esperienza irripetibile.
Per farti capire come sarà
difficile ripetere tutto ciò che è stato ti raccontiamo questo aneddoto:
Barcellona è l’odierna capitale dello skate nel mondo, è lì che il movimento ha
il suo cuore più caldo e dove la gente viaggia da tutto il pianeta per andare a
fare questo sport. L’anno scorso noi di Zucka abbiamo partecipato ad un
concorso via internet a cui si aderiva presentando un video dimostrativo dei
propri atleti.
Oltre a noi di Zucka di
Carmignano e, appunto, a Barcellona, c’erano anche un gruppo di Parigi ed uno
di Berlino. Abbiamo perso, siamo arrivati secondi dietro a Barcellona per un
centinaio di voti. Prova a pensare il bacino di riferimento degli altri gruppi
rispetto al bacino di Carmignano e prova a capire cosa è stato Zucka per questo
paese…
Cosa vi farebbe tornare qui a Carmignano?
Non abbiamo nessun rancore verso
nessuno, se qualcuno stasera ci desse la possibilità di avere uno spazio in
paese cominceremmo a lavorare a nuovi progetti da domani mattina!
La cosa che ci rende tristi è che
qui non abbiamo ricevuto il riconoscimento di nessuna delle istituzioni,
nessuno ha avuto l’intenzione reale di proseguire questa avventura eccezionale.
Non ci siamo sentiti accolti da chi avrebbe potuto darci la forza e l’appoggio
necessario per proseguire a divertirci costruendo opportunità per i ragazzi del
paese. Nessun rancore e nessun dispiacere dentro di noi, solo tanta tristezza
per ciò che abbiamo visto fare nei nostri confronti.
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