dalla Redazione
Ciao Daniele, dove ti trovi in questo momento?
Mi trovo a Bard College, un'università situata circa 150 km a nord di
New York City, nello stato chiamato anch'esso New York. Il college sorge nella
valle del fiume Hudson, lo stesso fiume che attraversa New York City. Sono qui
per insegnare lingua e cultura italiana agli studenti del college, non come
professore ma come tutor (o, come dicono gli americani, “teaching assistant”).
Che percorso hai fatto per arrivare a Bard College?
Sono arrivato qui fondamentalmente per caso: lo scorso anno cercavo un progetto
che mi permettesse di insegnare italiano in un paese anglofono, e parlandone al
bar con amici sono venuto a conoscenza di questo programma, della durata di un
anno. Mi sono messo in contatto con una ragazza, anche lei carmignanese, che
aveva partecipato allo stesso programma di tutoring a Bard College: dopo averne
parlato con lei ho inviato il mio CV e ho fatto un colloquio su Skype, finché ad
Aprile ho ricevuto la lettera di assunzione.
Il campus di Bard è immerso nel verde, e i paesini
limitrofi, oltre ad essere piuttosto piccoli, sono pure abbastanza lontani! Il
campus è costruito sulle sponde dell'Hudson, quindi ogni giorno posso fare una passeggiata
in riva al fiume, proprio come se fossi a casa! Rispetto allo stereotipo del
college americano che si vede nei film e nelle serie tv, Bard è molto più
“selvatico”, c'è molta foresta e non è raro vedere cervi e daini pascolare nei
prati del campus. Inoltre gli studenti sono mediamente molto ricchi (Bard è
nella top 10 dei college più costosi degli USA!), quindi questo crea un po' un
contrasto tra l'ambiente in cui è inserito il college e le abitudini degli
studenti che ci vivono. In ogni caso, New York City non è molto lontana, quindi
spesso gli studenti trascorrono lì il fine settimana; si sente parecchio
l'influenza della città sul college, sia per lo stile di vita degli studenti
che per le attività che vengono fatte in campus: spesso vengono a suonare band
da NYC, e ci sono spettacoli teatrali, concerti di musica classica e mostre
d'arte con artisti di buona fama.
La biblioteca di Bard College |
Di cosa ti sorprendi quando cammini per strada?
Insegnare italiano qui mi ha permesso di venire a contatto
con molte persone interessate alla nostra cultura, non solo nel college ma
anche nei paesi confinanti: spesso si tratta dei figli, nipoti e pronipoti
degli italiani trasferitisi in America negli anni 40-50. In particolare però mi
ha colpito come ci siano molti over 60 interessati alla nostra cultura: sono
solitamente persone con un livello di cultura piuttosto alto, abbastanza
ricchi, che si interessano alle nostre tradizioni culinarie, artistiche e
cinematografiche come un modo per rimanere legati alle loro origini. Per quanto
riguarda gli studenti di italiano all'interno del college, sono perlopiù figli
di italiani all'estero e studenti di origine ispanica (per i quali l'italiano è
la lingua più facile da imparare, essendo madrelingua spagnoli). Non mancano
tuttavia studenti americani, cinesi, brasiliani, ungheresi, ecc., che, affascinati
da un particolare aspetto dell'Italia, decidono di studiare la nostra lingua.
Com'è l'Italia vista da dove ti trovi?
Al di fuori di alcuni ambienti particolari,
come appunto il dipartimento di Italiano nel college o le comunità di
italo-americani, l'Italia non è certo il centro del mondo per gli
statunitensi. Non ho mai trovato sul giornale un articolo che parlasse di
qualcosa accaduto in Italia, e raramente l'americano medio ha idea di cosa
succede da noi. Anche nell'ambiente universitario, la lingua e la cultura italiana
sono secondari rispetto a quella spagnola-ispanica (d'altra parte lo spagnolo è
la seconda lingua più parlata negli Stati Uniti!), francese e tedesca.
Quando pensi a Carmignano cosa ti viene in mente, senza pensarci troppo?
Se
penso a Carmignano mi viene in mente che a Maggio sarò a casa, e magari potrò
godermi un'estate più soleggiata di quella passata!