Intervista a Davide del 3lambda, la Confraternita scooteristica nata a
Carmignano
La “Scooter Confraternity
3lambda” riunisce a Carmignano giovani appassionati di scooter a marce che
spesso, passando per le strade di tutti i giorni, riescono a ricostruire per
pochi attimi degli scorci vintage ancora oggi a metà 2010. Sicuri che momenti
di intreccio temporale come questi siano capitati ad ognuno di voi, Fuori Luogo
ha voluto intervistare Davide Mironi, il precursore del movimento scooteristico
di Carmignano.
Dove ha avuto inizio la tua passione Davide?
In Inghilterra, nel paese di
Ruislip dove andai più di 10 anni fa a trovare un mio cugino inglese. Si sa che
ogni giovane nel corso della sua adolescenza sperimenta molte passioni e gli
inglesi si distinguono per come riescono a rendere queste passioni delle vere e
proprie manie. Quando andai a Ruislip mio cugino stava passando la sua fase di
mania per gli scooter per cui mi fece salire sul suo e mi portò ad una festa a
cui partecipavano ragazzi e ragazze che condividevano questa sua passione. Da
lì portai a casa alcuni giornali che descrivevano quel mondo e non ci misi
molto ad appassionarmi.
Quale fu la tua prima avventura?
Era il 2000 ed a bordo di un J50
Innocenti mi dirigevo verso l’osteria Settimo Tornante sui colli di Marostica.
Avevo letto da qualche parte che ci sarebbe stato un raduno di scooter d’epoca.
Partii da Carmignano e non vi dico gli sforzi per scalare quei colli su quel
cinquantino, per poi finalmente arrivare e scoprire che avevo sbagliato a
capire il giorno del raduno…
Da lì non può che essere continuata in meglio…
Sicuro, nel 2002 assieme agli
amici Alberto ed Enrico Bartolomei, Lello Sperotto e molti altri che poi si
aggiunsero, ci organizzammo per la prima volta tutti assieme, ognuno con la sua
Vespa o Lambretta, per raggiungere Teolo dove si svolgeva un importante raduno.
Fu per noi la prima esperienza di gruppo ed alla prima uscita vincemmo il
trofeo messo in palio per il gruppo più numeroso! Da qui poi venne automatico
il desiderio di costituirci in pianta stabile e demmo il nome 3lambda alla
nostra confraternita (il nome riprende quello della confraternita del film “La
rivincita dei NERDS”).
Altre esperienze significative del vostro gruppo?
Indimenticabili le uscite del
2003 e 2004 verso il raduno dell’Isola d’Elba e quella, sempre del 2004 per
quello di Imola. Le particolarità dei lunghi viaggi in scooter stanno anche
negli aneddoti che si creano lungo il percorso: le rotture dopo pochi km dalla
partenza, l’ingegnarsi per ripararle, studiare strade extraurbane poco
affollate che assicurino un viaggio sicuro e piacevole, le borse da attaccare
in maniera più stabile possibile al mezzo e la serie di ricordi che si generano
lungo un serpentone formato da trenta scooter che viaggiano verso la stessa
meta.
Ed oggi cosa conservate di quei primi pioneristici momenti?
La passione per la particolare
meccanica di cui sono fatti i nostri scooter. Sono marchi italiani conosciuti
ed apprezzati in tutto il mondo anche se vecchi di 50 anni e questo l’abbiamo
verificato ai raduni dove abbiamo conosciuto scooteristi di altre nazioni. E
poi col tempo si conoscono ed apprezzano tutte quelle sfaccettature che
compongono la cultura scooter. Oltre ai mezzi c’è spazio per la musica, il ballo,
le feste tra appassionati, la storia e la tradizione dei marchi e dei movimenti
giovanili che nel corso degli ultimi 50 anni hanno condiviso la nostra stessa
passione.
Come si risolve, a tuo parere, la storica rivalità tra Vespa e
Lambretta?
Premetto che io sono di parte
(Davide parla da lambrettista ndr). Molto dipende dal mezzo che si riesce a
reperire nel garage di casa, magari ereditato da padri o addirittura nonni, per
cui non sempre è una scelta.
Poi se parliamo di meccanica ed
estetica la Lambretta
vince dal punto di vista della complessità costruttiva e della
personalizzabilità, mentre la
Vespa è senz’altro più spartana ed accessibile. Comunque sia
ci vuole passione, fantasia e ci si deve sporcare le mani .
E’ un’impresa trovare meccanici esperti per i vostri mezzi?
A parole no, in realtà molti meno
di quelli che si spacciano per esperti sanno di cosa si parla. Officine
competenti si trovano, magari sono meno in vista di altre ma all’interno si
trova personale competente e spesso giovane che sa dove mettere le mani e le
mette con passione.
Cosa diresti per convincere un ragazzo o ragazza a scegliere uno
scooter d’epoca?
Gli parlerei di quanto è bello un
viaggio fatto a bordo della loro sella. Direi che non è comune arrivare in un
posto, magari affollato, e parcheggiare proprio davanti all’entrata.
Racconterei che il divertimento di una riunione di scooteristi parte dal
momento stesso in cui si accende il motore per andare e che il viaggio fa già
parte della serata in compagnia. Si può chiacchierare anche se si sta su mezzi
differenti e, soprattutto, mi metterei a raccontare gli aneddoti più divertenti
dell’esperienza di uno scooterista con ormai dieci anni di storie divertenti e
appassionate da tramandare.
Se qualcuno volesse muovere i
primi passi e cercasse un consiglio può contattarmi alla mail: maricadavide@yahoo.it
oppure ci può trovare ogni mercoledì sera al Black&White di Camazzole dove
ci troviamo noi del 3lambda per programmare i prossimi viaggi e chiacchierare
di scooter ma non solo.
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